Sulla chiave di volta di uno dei tanti bei portali in granito di Davoli Superiore si nota una maschera apotropaica (aggettivo di origine greca: apotrèpo= tener lontano) scolpita a mano quasi certamente da uno scalpellino locale. Sono tante e diverse le figure che si vedono immortalate sui portali del paese (volti umani, figure floreali...) ma questa maschera si distingue per i tratti del volto umano con le guance gonfie e la bocca aperta a metà per far passare l'aria.
Una maschera poco diffusa dalle nostre parti, che la leggenda narra di come, soffiando forte, scaccia le forze malvagie dall'abitazione e dai suoi abitanti; una figura che sembra assolvere pienamente alla "sua funzione" di tenere al riparo i proprietari del palazzo da negatività di ogni genere..
A cura di Pietro Procopio e Giuseppe Pisano
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