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Fichi secchi: alla scoperta di antiche tradizioni calabresi

Da alimento povero a prodotto d’èlite.

Il fico è una pianta antica. Testimonianze della sua coltivazione si hanno già nelle prime civiltà agricole di MesopotamiaPalestina ed Egitto, da cui si diffuse successivamente in tutto il bacino del Mar Mediterraneo.  Se per definizione è detto “Fico Mediterraneo”, si considera pure storicamente originario e comune delle regioni Caucasiche, e del Mar Nero. In Italia il Fico esisteva prima della fondazione di Roma (è all’ombra di questa pianta che sarebbero stati allattati Romolo e Remo). Nonostante le sue  antiche e nobili origini il fico è oggi

considerato un “frutto minore”,  così come  è classificato nei moderni trattati di frutticoltura.  Dopo aver rivestito un ruolo di primo piano, è oggi rimasto legato più alla memoria che alla realtà delle produzioni agricole mediterranee come l’olivo e la vite.

I fichi freschi rappresentano una prelibatezza tutta estiva,  quelli secchi si inseriscono a pieno titolo fra i prodotti dolciari di qualità. In Calabria operano ancora aziende di produzione, anche a conduzione familiare,  di fichi secchi, che utilizzano  sistemi di essiccazione e lavorazione nel rispetto di antiche tradizioni.

Preparazione dei fichi secchi

I fichi vengono tagliati a metà, lasciandoli uniti nella parte più stretta, quella del picciolo. Da qui nasce il nome crocette,

cioè dalla forma a croce che assumono dopo la farcitura e la pressatura. I fichi vengono essiccati al sole su appositi graticci di canne. Avviene quindi una selezione perchè i fichi destinati alla preparazione delle crocette devono essere tutti della stessa grandezza.  Successivamente alla selezione i fichi vengono farciti secondo la tradizione  con un preparato di zucchero e cannella, con l’aggiunta di noci o mandorle e scorze di arancia e limone.  Successivamente vengono pressati manualmente affinché le due parti aperte del fico combacino perfettamente. Una volta farciti i fichi vengono infornati e cotti a 200° dove avviene la sterilizzazione del prodotto.  Subito dopo la cottura vengono fatti raffreddare in appositi locali per poi procedere al loro confezionamento.  Le crocette di fichi secchi vengono confezionate con tre preparazioni diverse: la prima prevede l’utilizzo di mandorle per il ripieno dei fichi, la seconda l’uso di noci e la terza invece prevede la ricopertura del prodotto con cioccolato fondente.


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